Penone alla Galleria Borghese

Giuseppe Penone, Spazio di luce, Space of Lights, 2008, bronzo e oro, bronze and gold, 8 elementi, 8 elements, ph. © Archivio Penone

ROMA – La Galleria Borghese a Roma torna ad aprirsi al contemporaneo e, dal 14 marzo al 28 maggio 2023, dedica una mostra a un Maestro dell’Arte Povera: Giuseppe Penone

Giuseppe Penone. Gesti Universali è il titolo dell’esposizione curata da Francesco Stocchi. 

Una nuova lettura del rapporto tra paesaggio e scultura

Sono 36 le opere di Penone, realizzate tra gli anni Settanta e i primi Duemila, presentate in un percorso che attraversa il Salone di Mariano Rossi, la Sala di Apollo e Dafne, la Sala degli Imperatori e quella di Enea e Anchise, per espandersi nel Giardino dell’Uccelliera ed eccezionalmente nel Giardino della Meridiana. 

Giuseppe Penone, Albero di 8 metri, 8 Meters Tree, 2000, legno di cedro, cedar wood, 2 elementi, 2 elements, ph. © Archivio PenoneGiuseppe Penone, Pensieri di foglie, Thoughts of Leaves, 2014, bronzo, bronze, ph. © Archivio Penone

La mostra offre una nuova lettura di quel rapporto tra paesaggio e scultura, che la statuaria antica presente nella collezione del museo ci racconta secondo canoni classici. 

Giuseppe Penone. Gesti Universali non propone alcun confronto, ma presenta opere scelte come “riflesso” rispetto all’ambiente, offrendo un “completamento” di elementi. Nelle sale caratterizzate da un tripudio di marmi, sculture e decorazioni – magnifiche rappresentazioni del mondo minerale – Penone aggiunge un innesto organico di foglie, cuoio, legno che collega e definisce i due universi.

Giuseppe Penone, Respirare l’ombra, To Breathe the Shadow, 2000, bronzo e oro, bronze and gold, ph. © Archivio PenoneGiuseppe Penone, Sentiero, Path, 1986bronzo, bronze, ph. © Archivio Penone

Uno scambio osmotico tra il museo e il parco circostante

Le opere esposte appartengono a un nucleo meno noto di Penone, o iconograficamente poco associate al suo lavoro. Tra queste spicca Sguardo vegetale e altre esposte per la prima volta in gruppi tematici, come Soffio di foglie e Respirare l’ombra. 

Il lavoro di Penone osserva la materia rivelando le forme che nasconde, con l’intento di riattivare quel naturale scambio osmotico tra il museo e il parco circostante, che ha ispirato tante delle opere parte della sua collezione.

Le opere non si pongono né a confronto, né a contrasto con le forme e l’architettura che caratterizza la Galleria. Piuttosto questi interventi attivano un nuovo dialogo, presentando un’interrogazione sulla scultura, rivelando la sua evoluzione storica e contemporanea. 

La ricerca di Penone indaga la prossimità tra la natura umana e vegetale, elemento centrale del suo lavoro, facendo nascere una riflessione sul suo linguaggio e sul rapporto con il Tempo e la Storia, magistralmente custoditi in Galleria.

www.galleriaborghese.beniculturali.it

Autore originale: Redazione
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